24 febbraio 2007

Una nuova iniziativa di Francesco Agresti: la poesia italiana contemporanea agli Italiani nel mondo

Dopo il lusinghiero successo del primo appuntamento della rassegna Poeti in via Veneto, che aveva presentato al grande pubblico Sergio Zavoli, un 'grande' della cultura e del giornalismo italiano, è stato proposto a Rai International di trasmettere la sintesi dei prossimi incontri agli italiani all'estero attraverso tutte le emittenti Rai destinate agli italiani nel mondo.
"Sarebbe una iniziativa più che significativa e di grande impatto emotivo per gli oltre sessanta milioni di cittadini di origine italiana che vivono nel mondo, quella di far ascoltare le voci più rappresentative dei nostri poeti contemporanei - ha dichiarato Francesco Agresti, curatore, con Ennio Cavalli, della rassegna. - Una voce in grado di trasmettere, attraverso quella dei poeti, non solo le evoluzioni del linguaggio, ma le sensibilità creative dell'Italia contemporanea".
Poeti in via Veneto, in un mondo in rapidissima trasformazione quale è quello contemporaneo, nasce proprio dall'esigenza di prestare la massima attenzione, oltre che alla rimodulazione del linguaggio, anche e soprattutto, alla nostra identità storica e culturale.
Dopo Zavoli, i prossimi appuntamenti presso il Regina Hotel Baglioni, saranno quelli di Erri De Luca, Alexandra Petrova, Corrado Calabrò, Guido Oldani, Martha Canfield ed altri personaggi i cui nomi saranno resi noti nei prossimi comunicati. Il tutto culminerà nel prossimo mese di dicembre con una Grande Festa della Poesia alla quale saranno invitati anche alcuni tra i personaggi più rappresentativi della poesia internazionale.

16 febbraio 2007

ITACA, l’isola impossibile di Francesco Agresti


dalla recensione di Maurizio Cucchi. "[...] Intendo dire che Agresti lavora in maniera attenta con la parola, con il verso e il ritmo, anche drammatizzando la pronuncia. Crea, tramite quell’aspetto di oralità drammatica nelle parole dei personaggi, un significato ulteriore.A parte tutto, chi non vorrebbe trovarsi su un’isola a discutere il significato dell’esistente assieme ad una nuova Circe? L’autore fa un richiamo che in realtà non è culturale ma che inevitabilmente diventa archetipo. Come non immaginare l’unica sosta, l’unica illusoria pausa dagli innumerevoli ‘balletti di morte e demenza’ in un luogo che non sia l’abbraccio misterioso di Circe? Naturalmente con il ritorno a qualcosa d’altro, sul cammino per Itaca, la casa definitiva, punto di partenza e di arrivo di tutte le nostre strade.Nel frattempo è comunque bello vedere e ascoltare i ‘bambini che corrono lievi’ e si lasciano nelle mani i ‘casti odori dei venti’ e si avvicinano al ‘petalo fuggitivo’ nella sua seducente dolcezza.."


Clicca sul titolo per leggere la presentazione dell' opera dal sito della Lietocolle.

15 febbraio 2007

L' amore.....


UCRAINA

Terra di Vladimiro e terra di frontiera:
campi sterminati e azzurri letti
dove nascosto ride il genio Vadinoi.

Oltre il fruscio del grano, i girasoli,
le rapide dei fiumi nelle vene
e il vento tra le variopinte gonne.

Sei l’indimenticata mia bylina
canzone d’altri tempi, tra la steppa
dove corre per sempre nostalgia.

Vengo da te assieme a Baba Jaga
Trasvolando i tuoi cieli sulla scopa.
Nel verde intenso delle tue foreste
Sono con Lechi, spirito silvestre.

Da glorie antiche germogliò il tuo canto,
dal dolore eterno la malinconia,
terra di Vladimiro e terra di frontiera
terra di madre mia e della fantasia.


Angela I.

(clicca sull' immagine)

05 febbraio 2007

ELOGIO DELLA LINGUA ITALIANA



ELOGIO DELLA LINGUA ITALIANA

Oh lingua mia non materna
lingua conquistata con perseveranza
come un amante a lungo desiderato.

Lingua inseguita e poi raggiunta
andando a risciacquare i panni in Elsa.

Ti parlò il nostro padre Dante
e tanti poeti e scrittori che io amo

Lingua ricca e nobile
per latina discendenza.

Lingua non diffusa
ma ovunque amata
per la varietà degli accenti.

Dai ritmi non adatti alla guerra
e tuttavia di fuoco e di passione
lingua cantante

Lingua nella quale mi riconosco
comunico e trasmetto.

Lingua che insegno ad amare
non solo nelle antiche regole
ma nell’ intrinseca bellezza.

Lingua colta, alta
nella quale morirò
pronunciando parole semplici agli affetti.

Angela Immediato