16 febbraio 2007

ITACA, l’isola impossibile di Francesco Agresti


dalla recensione di Maurizio Cucchi. "[...] Intendo dire che Agresti lavora in maniera attenta con la parola, con il verso e il ritmo, anche drammatizzando la pronuncia. Crea, tramite quell’aspetto di oralità drammatica nelle parole dei personaggi, un significato ulteriore.A parte tutto, chi non vorrebbe trovarsi su un’isola a discutere il significato dell’esistente assieme ad una nuova Circe? L’autore fa un richiamo che in realtà non è culturale ma che inevitabilmente diventa archetipo. Come non immaginare l’unica sosta, l’unica illusoria pausa dagli innumerevoli ‘balletti di morte e demenza’ in un luogo che non sia l’abbraccio misterioso di Circe? Naturalmente con il ritorno a qualcosa d’altro, sul cammino per Itaca, la casa definitiva, punto di partenza e di arrivo di tutte le nostre strade.Nel frattempo è comunque bello vedere e ascoltare i ‘bambini che corrono lievi’ e si lasciano nelle mani i ‘casti odori dei venti’ e si avvicinano al ‘petalo fuggitivo’ nella sua seducente dolcezza.."


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