07 maggio 2007

04 maggio 2007

I prossimi poeti in via Veneto

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17 aprile 2007

Appello dei poeti contro la discarica di Serre


Contro la megadiscarica di Serre (Sa) scendono in campo i poeti.

"La comunità di intellettuali, poeti ed artisti non starà a guardare mentre si vuole fare scempio dell'ambiente. Anzi, lotterà perché questa oscena decisione della Regione Campania di situare una discarica nella meravigliosa area montana di Serre (in provincia di Salerno), adiacente l'Oasi del WWF di Persano, venga contrastata".

Questo è l'accorato appello della poetessa Erminia Passannanti, originaria del luogo, ferita ed amareggiata per una decisione che non tiene in nessun conto la storia, il patrimonio ambientale, paesaggistico, faunistico, culturale, agricolo, architettonico ed archeologico di un comprensorio che risale alle origini della civiltà occidentale e che nella cui area comprende le rovine di Paestum, con i suoi templi, dichiarati dall' Unesco patrimonio dell'umanità e l'area del Santuario extraurbano di Hera Argiva: un luogo di culto precedente all'arrivo dei greci e destinato al culto di Era, divinità principale del patrimonio religioso e protettrice della navigazione, degli approdi e della fertilita, naturale ed umana.

I primi, con Erminia Passannanti, ad aderire a questa iniziativa sono stati Francesco Agresti, Martha Canfield, Ennio Cavalli e Dante Maffia, che, in accordo con il Comune di Serre, daranno luogo ad alcune iniziative letterarie all'interno del territorio comunale di Serre.

Le altre eventuali adesioni si possono comunicare al sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, email: segretario.comune@serre.sa.it



Link all’ articolo per i commenti:

http://multimediangela.splinder.com/post/11808447/Appello+dei+poeti+contro+la+discarica+di+Serre

15 aprile 2007

ITACA e IL MONDO POETICO di FRANCESCO AGRESTI






Un libro diventa prezioso quando nel rileggerlo provi nuove emozioni.

"Itaca", l'isola impossibile di Francesco Agresti, appartiene a questo genere di libri.
Il poemetto in versi a due voci ha come protagonisti Ulisse e Circe.
Ulisse sente nel profondo la lontananza della terra d'origine, ma nel contempo l'impossibilità di un approdo, dell'ultimo e definitivo approdo della vita di ciascun uomo.
Quando pensiamo di essere giunti alla meta, questa si allontana, diventa impossibile, perché nuovi ostacoli sbarrano il nostro anelito alla felicità.
Circe è l'alter ego di Ulisse. "La mia vita è un sussulto perenne tra magmatici paesaggi di un mondo sfinito". E Ulisse risponde: "Tra fiordi dissonanti e senza vita, tra mari nauseabondi ed acque fonde si consuma il navigar tra queste rive". Le rive del destino che sovrasta e determina il nostro essere al mondo. Il destino che spinge gli equipaggi su imbarcazioni che non giungono a destinazione se non come "casse putrefatte e smorte", mentre si consuma "l' ineluttabile succedere del tutto".
Itaca è, per Francesco Agresti, metafora poetica del nostro esserci nel mondo. Non c'è Ulisse che vince sugli altri compagni di viaggio. Così come Circe non è più, e solo, maga, ma interprete dolente del mondo bestiale che crede, allusivamente, di governare.
Sia Ulisse che Circe si interrogano sull'esistenza dell'uomo, sulle sue pulsioni e sulle sue debolezze.
L'isola, difficile da raggiungere, sfugge alle visibili e umane 'epifanie'. Il mito dell'eroe greco si carica, nel poemetto di Agresti, di nuove simbologie. Il viaggio contrastato dagli dei non è solo viaggio di conoscenza e di realtà geografiche inesplorate, ma esperienza dolorosa del mistero dell'esistenza nel magma inestricabile di un mondo oscuro.
Tutti siamo fatalmente lontani dall'isola impossibile, dall'attuare i sogni che forse potrebbero persuaderci a vivere e ad attraversare i guati delle passioni divoranti, o degli affetti irrisolti.
Il poemetto di Francesco Agresti ci suggerisce tutto questo. E "ogni voce, suono, o canto...è un puro germoglio di poesia".

Maria Elvira Ciusa Romagna

19 marzo 2007

Giornata Mondiale della Poesia al parco letterario Omero


I Parchi Letterari®
Omero


COMUNICATO STAMPA



Oggetto: “Giornata Mondiale della Poesia” nel Parco Letterario® Omero



Come ogni anno, dal 1999, all’arrivo della primavera, in tutti gli Stati membri dell’UNESCO viene celebrata la Giornata Mondiale della Poesia. Da allora la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO si occupa di promuovere, coordinare, monitorare e pubblicizzare le manifestazioni in programma in tutta Italia in occasione di questa ricorrenza.

La Fondazione Ippolito Nievo ed i Parchi Letterari® hanno accolto l'invito a partecipare alla celebrazione che avrà come filo conduttore “il viaggio”; e proprio “nell’intento di offrire uno stimolo alla promozione e divulgazione dell’espressione poetica”, propongono una serie di eventi paralleli che, utilizzando la propria rete nazionale, spazieranno dalla Liguria alla Calabria, dagli Abbruzzi alla Toscana, dalla Basilicata al Lazio “come occasione per fare delle diversità ricchezza”.

In particolare, in occasione di questo evento, sabato 24 marzo 2007, alle ore 16.30, nella Sala Conferenze di Villa Fogliano, in collaborazione con il Parco Nazionale del Circeo, il Parco Letterario® Omero, presenta “Da Ulisse a oggi…, kermesse poetica intorno al tema del Viaggio”.

Il programma della manifestazione prevede, di seguito, tre momenti:

“passeggiata poetica e musicale” nel giardino di Villa Caetani a Fogliano accompagnati dal cantastorie e dagli attori del Parco Letterario® Omero.

“poesie” di Francesco Agresti, da “Il Ritorno di Ulisse” e “Itaca, l’isola impossibile”
e di Laura Fidaleo, alla presenza dei poeti, interpretate da Davide Curzio

“letture poetiche”
a cura del “Laboratorio di poesia dell’Accademia degli studi e delle arti del Centro Socioculturale anziani di Latina”


L’evento, ad ingresso libero e gratuito, vuole evidenziare come i valori universali della poesia uniscano l’uomo nella sua essenza, al di là di ogni contrapposizione, in tutto il mondo.
Il pomeriggio si apre con una “passeggiata poetica e musicale” nel giardino di Villa Caetani a Fogliano, ideato per l’occasione ed interpretato dal Cantastorie, dagli attori e musicisti del Parco Letterario® Omero.

Un originale “Viaggio Sentimentale”, che attraverso le pagine di poesia raccontano dell’ispirazione dei luoghi. Luoghi suggestivi, vissuti da viaggiatori, luoghi reali e dell’anima, raggiunti o mai, come quelli del Giardino ottocentesco di Villa Caetani a Fogliano, uno dei loghi più incantevoli e seducenti del territorio del Parco Nazionale del Circeo, dell’agro pontino.
Qui gli ospiti, saranno coinvolti, come nella caratteristica propria de I Parchi Letterari®, nella scoperta del “genius loci” e le poesie di Emily Dickinson, di Federico Garcia Lorca, di Johann Wolfang Goethe, di Giuseppe Ungaretti, di Giuuseppe Trecca e di Stanislao Nievo, che qui è passato più volte, ci conducono per il mondo così come le tante specie vegetali, piante e alberi, del giardino che la Duchessa Ada Caetani portò qui dai cinque continenti, dai suoi tanti viaggi, intorno alla Villa che tanti scrittori e poeti ebbe ospiti.
Un viaggio tra musica, suoni naturali, passioni, ritmi, odori, profumi, suggestioni, nostalgie. Originali arrangiamenti musicali danno vita ai versi e guidano i sensi.
Fogliano rivive cosi, in questa particolare giornata, la sua unica suggestione, fatta di natura e poesia, di luogo di incontro aperto alla cultura, al mondo.
La seconda parte del pomeriggio, di seguito, nella sala dell’antico imbarcadero di Villa Caetani a Fogliano, è dedicata alla presentazione di due poeti: Francesco Agresti e Laura Fidaleo.

Le poesie di Agresti saranno proposte dalla voce del noto attore salernitano Davide Curzio, tratte da “Il Ritorno di Ulisse” e “Itaca, l’isola impossibile”.
“Agresti si ispira ad un monte che ha suscitato grandi poesie nel tempo, non solo in Italia ma anche più in là, il Circeo. Qui Agresti canta tre momenti, uno ecologico, uno preistorico, e uno leggendario, anche se tutti e tre sono il saluto alla Dea Circe, Maga incontrastata di questa plaga. Francesco ha il senso dell' osservazione millenaria, quella che allinea nei versi il tempo del pianeta in questo angolo incantato, "romito navigante tra astri e mondi indifferenti". In questa silloge c'è il momento del mare e dei gorghi, la maternità selvaggia e l'eterno ritorno alla vita. Il poeta Agresti canta l' uomo di oggi e con lirica uguaglianza lo coglie mentre annuncia i prossimi viaggiatori, i turisti che verranno. Nei suoi versi le ere scomparse lasciandoci un'eco arcana sono risucchiate da una pompa di oggi, che asciuga l' ultima alluvione della grotta. Così siamo condotti all'incontro con la Dea, la Maga che tutti cerchiamo sul monte.
… Agresti corre verso il monte, segue ciò che da millenni i poeti errabondi come cirri addensati sul Circeo desiderano, un sorriso sia pur mesto - umiltà di filosofo - per riscattare ciò che anche Virgilio, Andersen, Aleardi e D'Annunzio sentivano: il senso del mondo.”
(dalla prefazione di S. Nievo)

“Tu non sai volare e io ti guardo” è l’opera poetica di Laura Fidaleo “ci consegna un testo che ci costringe a sentire le ferite dei nostri rapporti, la loro elisione, illusione, i tradimenti, ci dice che il nostro è, purtroppo, il tempo di due calamite che non riescono a incollarsi, nonostante i tanti sforzi. Ferisce un po’ anche noi, che la leggiamo, ma da ogni ferita che il verso ci apre sboccia un fiore; un fiore tenuto fra i denti come le ballerine di tango, forse, ma sempre fiore, e ancora più candido, fra il sangue e il pugnale, fra il rossetto.” (dall’introduzione di Fabio Franzin)

Infine, la terza ed ultima parte del pomeriggio; è il momento dell’amore per la poesia vissuto con autentica spontaneità attraverso le “letture poetiche” curate dal “Laboratorio di poesia dell’Accademia degli studi e delle arti del Centro Socioculturale anziani del Comune di Latina”.

… e il viaggio nella poesia continua….

Villa Fogliano, 16.03.07

Parco Letterario® Omero
Roberto Perticaroli




Primo Viaggio

Barca solare
di tutti i viaggi
sogno di legno disciolto
fradicio di idee

Naviga la mente sfinita
passione
dei suoni più dolci
gonfi di tristezza regale

Sul mare del niente
cerchi uno scalo per sfiorare
oltre la gioia
della fauna ignota

Le storie degli uomini soli
nel legno schiarito e nelle carte fantastiche

Dove attende
la dolcezza più stanca
signora della mia testa sbagliata

(Stanislao Nievo)



Sul sito della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, http://www.unesco.it/, si trova una sezione dedicata alla Giornata Mondiale della Poesia ricca di informazioni sul significato e sulle finalità proposte dall’UNESCO per questa celebrazione.

I Parchi Letterari® "Omero" Villa Fogliano 04010 LATINATel. 0773 208132 - 339 5880408
http://www.parchiletterari.it/omero

24 febbraio 2007

Una nuova iniziativa di Francesco Agresti: la poesia italiana contemporanea agli Italiani nel mondo

Dopo il lusinghiero successo del primo appuntamento della rassegna Poeti in via Veneto, che aveva presentato al grande pubblico Sergio Zavoli, un 'grande' della cultura e del giornalismo italiano, è stato proposto a Rai International di trasmettere la sintesi dei prossimi incontri agli italiani all'estero attraverso tutte le emittenti Rai destinate agli italiani nel mondo.
"Sarebbe una iniziativa più che significativa e di grande impatto emotivo per gli oltre sessanta milioni di cittadini di origine italiana che vivono nel mondo, quella di far ascoltare le voci più rappresentative dei nostri poeti contemporanei - ha dichiarato Francesco Agresti, curatore, con Ennio Cavalli, della rassegna. - Una voce in grado di trasmettere, attraverso quella dei poeti, non solo le evoluzioni del linguaggio, ma le sensibilità creative dell'Italia contemporanea".
Poeti in via Veneto, in un mondo in rapidissima trasformazione quale è quello contemporaneo, nasce proprio dall'esigenza di prestare la massima attenzione, oltre che alla rimodulazione del linguaggio, anche e soprattutto, alla nostra identità storica e culturale.
Dopo Zavoli, i prossimi appuntamenti presso il Regina Hotel Baglioni, saranno quelli di Erri De Luca, Alexandra Petrova, Corrado Calabrò, Guido Oldani, Martha Canfield ed altri personaggi i cui nomi saranno resi noti nei prossimi comunicati. Il tutto culminerà nel prossimo mese di dicembre con una Grande Festa della Poesia alla quale saranno invitati anche alcuni tra i personaggi più rappresentativi della poesia internazionale.

16 febbraio 2007

ITACA, l’isola impossibile di Francesco Agresti


dalla recensione di Maurizio Cucchi. "[...] Intendo dire che Agresti lavora in maniera attenta con la parola, con il verso e il ritmo, anche drammatizzando la pronuncia. Crea, tramite quell’aspetto di oralità drammatica nelle parole dei personaggi, un significato ulteriore.A parte tutto, chi non vorrebbe trovarsi su un’isola a discutere il significato dell’esistente assieme ad una nuova Circe? L’autore fa un richiamo che in realtà non è culturale ma che inevitabilmente diventa archetipo. Come non immaginare l’unica sosta, l’unica illusoria pausa dagli innumerevoli ‘balletti di morte e demenza’ in un luogo che non sia l’abbraccio misterioso di Circe? Naturalmente con il ritorno a qualcosa d’altro, sul cammino per Itaca, la casa definitiva, punto di partenza e di arrivo di tutte le nostre strade.Nel frattempo è comunque bello vedere e ascoltare i ‘bambini che corrono lievi’ e si lasciano nelle mani i ‘casti odori dei venti’ e si avvicinano al ‘petalo fuggitivo’ nella sua seducente dolcezza.."


Clicca sul titolo per leggere la presentazione dell' opera dal sito della Lietocolle.

15 febbraio 2007

L' amore.....


UCRAINA

Terra di Vladimiro e terra di frontiera:
campi sterminati e azzurri letti
dove nascosto ride il genio Vadinoi.

Oltre il fruscio del grano, i girasoli,
le rapide dei fiumi nelle vene
e il vento tra le variopinte gonne.

Sei l’indimenticata mia bylina
canzone d’altri tempi, tra la steppa
dove corre per sempre nostalgia.

Vengo da te assieme a Baba Jaga
Trasvolando i tuoi cieli sulla scopa.
Nel verde intenso delle tue foreste
Sono con Lechi, spirito silvestre.

Da glorie antiche germogliò il tuo canto,
dal dolore eterno la malinconia,
terra di Vladimiro e terra di frontiera
terra di madre mia e della fantasia.


Angela I.

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05 febbraio 2007

ELOGIO DELLA LINGUA ITALIANA



ELOGIO DELLA LINGUA ITALIANA

Oh lingua mia non materna
lingua conquistata con perseveranza
come un amante a lungo desiderato.

Lingua inseguita e poi raggiunta
andando a risciacquare i panni in Elsa.

Ti parlò il nostro padre Dante
e tanti poeti e scrittori che io amo

Lingua ricca e nobile
per latina discendenza.

Lingua non diffusa
ma ovunque amata
per la varietà degli accenti.

Dai ritmi non adatti alla guerra
e tuttavia di fuoco e di passione
lingua cantante

Lingua nella quale mi riconosco
comunico e trasmetto.

Lingua che insegno ad amare
non solo nelle antiche regole
ma nell’ intrinseca bellezza.

Lingua colta, alta
nella quale morirò
pronunciando parole semplici agli affetti.

Angela Immediato