12 dicembre 2006

Intervento di Francesco Agresti alla Fiera della piccola editoria di Roma

Presentazione dell' agenda diario "I segreti delle fragole" per i tipi della LietoColle

Dirò subito che la poesia non è un genere esclusivamente letterario, o, come sostiene Sanguineti, una formula matematica, ma, essenzialmente, una entità mineraria, anche se di un tipo tutto particolare, in quanto si tratta, generalmente, di un giacimento sommerso, o latente, le cui spire attirano soprattutto il rabdomante-poeta, che, quando è tale, riesce a mettersi in sintonia con ciò che lo scuote per tentare di svelarne il mistero e renderne edotto il mondo.
Perché, allora, ci domandiamo, questa entità misteriosa, questa energia giacente, attrae in modo particolare il poeta e non altri?
Per la verità questo è vero soltanto in parte, poiché da sempre esistono e si sviluppano parallelamente alla poesia forme d'arte anche sublimi quali la musica, la danza, la pittura, o la scultura, che tendono ad evocare, o a suscitare emozioni forti di tipo estetico, o fantastico, riproducendo anche in modo del tutto innovativo ed originale ciò che già si concretizza in natura attraverso suoni, paesaggi, eventi, gesta, accadimenti, figure, ecc.
Ma ciò che distingue la poesia rispetto a tutte le forme d'arte esistenti è la sua capacità esclusiva di generare sapienza attraverso la rimodulazione del linguaggio. Difatti, non a caso, Vico sosteneva che la poesia altro non vuole essere che creazione pura quale forma prima e sensuosa del conoscere. Concetto, questo, ripreso ed ampliato da Benedetto Croce quando afferma che la poesia - rispetto alla letteratura, che è massima espressione della civiltà - si impone essenzialmente quale opera di verità.
E chi ci dice, poi, che il poeta ha colto nel segno?
Ecco, è proprio qui che comincia il mistero che va ad alimentare la diatriba tra quanti affermano che la poesia è da considerarsi una forma d'arte al pari delle altre e quanti questo concetto lo hanno superato, o rimosso, insistendo nell'attribuire alla poesia il suo ruolo investigativo nei confronti dei misteri che attanagliano la realtà che ci circonda e ci sovrasta.
E' un po' come accade, tanto per capirci, con la querelle tra creazionisti ed evoluzionisti che non ha ancora trovato nel tempo la sua giusta via di soluzione.
Ora, per avvicinarci, in qualche modo, alla disvelazione dei misteri della poesia - visto che di questo siamo stati chiamare a parlare - in verità, pensiamo che pendono dalla sua parte gli appigli empirici di lucreziana memoria sulla natura delle cose tramite l'osservazione onesta delle quali il discepolo di Epìcuro arriva ad ipotizzare persino che il destino dell'uomo - e del suo mondo - risiede unicamente in se stesso. E che proprio l'universalità delle leggi di natura fa sì che la loro maestà si manifesti ugualmente in tutte le cose, nelle piccole come nelle più grandi, e che il rinnovamento della materia si traduce così in una valorizzazione poetica di tutti gli aspetti della realtà in cui l'afflato visionario ed il tono ispirato investono, accanto ai più impressionanti spettacoli della natura e dell'esistenza umana, moltissimi fenomeni dell'esperienza quotidiana.
E, naturalmente, Lucrezio lo fa individuando il fenomeno della conoscenza nell'esperienza sensibile, anche se la teoria in base alla quale costruisce la propria fisica materialistica ha come nucleo essenziale l'attività di enti invisibili quali gli atomi, assolutamente sottratti ad ogni possibilità di percezione immediata, per concretizzare la cui percettibilità egli aveva sviluppato un procedimento di intuizione analogica che, partendo dall'osservazione degli eventi nell'esperienza quotidiana, ricavava la chiave di accesso alla comprensione dei fenomeni invisibili.
E proprio il ricorso a questo metodo, se vogliamo comparativo, costituisce al tempo stesso uno dei pilastri portanti dell'argomentare persuasivo ed una delle fondamentali matrici generative dell'immaginazione poetica lucreziana che ancora oggi, tra l'altro, riteniamo del tutto interessante.

Bene, detto questo, dopo aver girovagato per un po' intorno ai misteri della poesia, ora dobbiamo parlare de Il segreto delle fragole, il pratico quanto prezioso diario poetico per il 2007 uscito per i tipi della LietoColle ed egregiamente curato da Stefania Crema e Salvatore Contessini.
Senza ombra di dubbio, si tratta di un atto di fede da parte dell'Editor Michelamgelo Camilliti il quale, con Il segreto delle fragole rinnova il suo impegno concreto e tangibile nei confronti della poesia.
Dicevo, di questo Segreto delle fragole, come di un diario pratico e coinvolgente in quanto si sfoglia con grande agilità, rinnovando pagina dopo pagina incontri ravvicinati con alcuni tra i poeti contemporanei, famosi e non, i quali, confidando in questo efficace strumento di comunicazione, rinnovano un rito antico come il mondo, poiché da un nuovo incontro, o da un nuovo verso, può dischiudersi un orizzonte che pensavamo smarrito per sempre oltre l'abisso.
Le brevi noticine e le curiosità letterarie, inserite nel diario mese dopo mese, incuriosiscono ulteriormente il lettore, rivelandogli anche lacerti e nozioni di storia su alcuni dei grandi della letteratura che il tempo, ovviamente, ci restituisce immortali.
Per non parlare poi, dell'utilissimo elenco - per chi intende avvicinarsi realmente e seriamente alla poesia - sia dei maggiori premi nazionali (circa quaranta), sia delle più importanti riviste di poesia e di letteratura (oltre settanta), sia ancora dei piccoli editori coraggiori che oggi, come fa Camilliti, continuano, nonostante tutto, e qui alludo praticamente all'oblio quasi totale in cui da tempo i grandi mezzi di comunicazione ha confinato la poesia - a pubblicare versi.
Come altrettanto prezioso ed esaustivo mi appare l'elenco dei circa quattrocento titoli di poesia complessivamente pubblicati dalla LietoColle. Un vero e proprio scrigno di autori in grado di soddisfare l'esigenza poetica di qualsiasi lettore, anche il più smaliziato.
Realtà, quella della piccola editoria che si dedica alla poesia che, grazie anche al crescente successo di questa importante iniziativa fieristica, Più libri più liberi, che si va caratterizzando anche per la sua originalità, che non poteva certo sfuggire alla sensibilità del presidente della Rai, Claudio Petruccioli, il quale, facendo suo anche l'appello del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha impresso un vigore nuovo e palpabile nella programmazione dei futuri palinsesti RAI a favore della letteratura, della cultura e della poesia.
Vigore, questo, che riteniamo, al di là di qualsiasi enfasi retorica, sia in grado di dare la spinta iniziale necessaria ed indispensabile per un nuovo Rinascimento, almeno per quanto riguarda il rinnovamento del linguaggio e la promozione della letteratura e della poesia su vasta scala.
E prova ne è, in questo senso, la nuova rubrica di letteratura Il Navigatore, curata da Franco Matteucci, dedicata prevalentemente ai giovani, già in programmazione su RAI Futura per un'ora settimanale di trasmissione.
Grazie dunque, soprattutto oggi, a Michelangelo Camilliti per questo ulteriore atto di coraggio finalizzato alla pubblicazione del suo preziosissimo vademecum-diario dei poeti contemporanei.

Roma, nove dicembre 2006.
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Commento di Angela
Dell' intervento di Franscesco Agresti mi piace sottolineare il suo ribadire l' aspetto misterico della poesia come arte della comunicazione basata sulla parola e l' accento sul suo ruolo di "rimodulazione del linguaggio", fenomeno che oggi più che mai, per la velocità di assunzione di nuovi lemmi e moduli espressivi che hanno come caratteristica primaria la velocità di creazione-trasmissione - pensiamo ai gerghi giovanili, ad esempio, o ai termini informatici che si diffondono rapidamente sino a diventare patrimonio verbale condiviso - diviene un compito essenziale.
Il ruolo dei piccoli editori, inoltre, e l' assunzione di responsabilità formativa nella creazione di spazi dedicati alla poesia e alla letteratura nei prossimo palinsesti della Rai, sono altri punti del suo intervento che mi sembra importante sottolineare e proporre alla riflessione.

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